L’epoca del narcisista

In un'epoca di crisi, morale e sociale, perché l'uomo cerca disperatamente di rimanere attaccato a se stesso come se vivesse in una condizione perenne di assedio? Più che vivere, sembrerebbe un sopravvivere. L'ipotesi che qui esplicito si basa sulla convinzione che questo dilagante e per certi aspetti anche innaturale rifugiarsi nell'Io non sia niente altro che una nuova forma di aggressività negativa proiettata nella propria interiorità con immediati riflessi sociali, umani e morali.In questo senso la cultura dell'individualismo sfrenato ed illimitato, alla ricerca di una felicità racchiusa nella totale preoccupazione narcisistica del proprio sé, non è più momento rivoluzionario ma appare come uno stato di aggressione inconsapevole verso se stessi.

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