Psicoterapeuta e Psicoanalista in Firenze

In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell’assurdo pur di non confrontarsi con la propria anima. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce bensì portando alla coscienza l’oscurità interiore

Carl Gustav Jung

Mi sono laureato all’Università La Sapienza di Roma in Psicologia dello Sviluppo e delle Istituzioni Socio-educative con 110 e lode.
Tesi di laurea dal titolo: “Il punto di vista psicoanalitico sugli attacchi di panico”.  Specializzazione post laurea in psicoanalisi interpersonale. Master post universitario sul bambino, adolescente e coppia genitoriale. Specializzazione post laurea in psicodramma psicoanalitico di gruppo (3 anni). Il mio approccio terapeutico consiste nella creazione di uno spazio comune affettivo dove ci si possa sentire protetti e contenuti, e conseguentemente portare dentro ad esso cose ed esperienze preziose di sé sulle quali poter riflettere, con l’obiettivo di migliorare la nostra qualità di vita e raggiungere una crescita personale.
Ricevo nei miei studi di Firenze e Monsanto ed effettuo terapia online.

“Itaca ti ha dato la possibilità di intraprendere un viaggio, senza di lei mai ti saresti messo sulla strada. Che cos’altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo essa ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso, già tu avrai capito ciò che Itaca voleva significare”

Kostantinos Kavafis

 

Il vaso contiene l’acqua ed è l’acqua che dovete bere, non serve a nulla adorare il vaso, purtroppo invece l’umanità tende ad adorare il vaso ed a dimenticare l’acqua

Jiddu Krishnamurti

 

“La psicoanalisi come scienza è caratterizzata non dalla materia che tratta, ma dalla tecnica con la quale opera. La si può applicare tanto alla storia della civiltà, alla scienza delle religioni e alla mitologia quanto alla teoria delle nevrosi, senza far violenza alla sua natura. Ciò cui essa mira e che raggiunge non è altro che la scoperta dell’inconscio nella vita psichica”

Sigmund Freud

Psicoterapeuta

La psicoterapia è lo strumento clinico che consente di trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici. La legge italiana prevede che possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione post-lauream. Questa prevede un percorso, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente.

Quello di “psicoterapeuta” è dunque un titolo legale aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, che garantisce suddetta formazione. Tale titolo deriva infatti da un percorso di studi di 4 anni di specializzazione post-lauream. Questo prevede anche un tirocinio pratico continuativo e la supervisione da parte di psicoterapeuti esperti. Una psicoterapia quindi, è un percorso di cura/approfondimento dei propri meccanismi interni e della loro relazione con il mondo esterno. Esistono molti indirizzi psicoterapeutici, il più famoso è quello che nell’accezione comune noi siamo abituati a vedere nei film con il paziente che si stende sul lettino ed un signore che emana saggezza e conoscenza dietro di lui con un taccuino in mano. uno psicologo che voglia lavorare in questo modo con i pazienti deve affrontare un’altro percorso di studi specialistici post laurea, generalmente di 4 anni, per diventare psicoterapeuta.

Oltre all’indirizzo psicoanalitico (appunto il saggio signore con il taccuino in mano), esistono molti altri indirizzi per una terapia psicologica: cognitivo-comportamentale, bioenergetico, centrato sulla coppia, sulla famiglia, Gestalt, ecc…. Io suddividerei i vari indirizzi in due macro categorie, quelli che curano l’effetto e quelli che curano la causa. Per fare un esempio, io ho un attacco di panico e il professionista di turno ha due possibilità: andare ad indagare la causa psicologica che ha fatto scatenare l’attacco, in altre parole andare a vedere perchè la mente ha comandato al corpo di bloccare il paziente quel giorno, in quel momento ed in quella situazione (causa); oppure dare dei mezzi funzionali attraverso atti volitivi come ripetizioni, esposizioni graduali, abituazioni che permettono, anche con l’aiuto degli psicofarmaci, di essere rimessi in piedi e di “funzionare” velocemente.

Il mondo in cui viviamo ci influenza sicuramente nella scelta da prendere, esso ci impone di stare alla sua velocità, di essere operativi per il giorno seguente. Va da sé che la cura dell’effetto è molto in voga, e con essa anche l’assunzione dei farmaci. Potrebbe andare bene anche così, in effetti le nuove categorie di psicofarmaci se presi con coscienza e sotto un controllo medico scrupoloso non hanno enormi effetti collaterali, ma c’è un particolare al quale non prestiamo bene attenzione: il sintomo, a quello che il corpo attraverso il dolore e la sofferenza in alcuni punti specifici tenta di dirci. Se lo trattiamo da nemico e lo cacciamo dalla porta lui rientra dalla finestra, all’inizio è un attacco di panico ma poi potrebbe tramutarsi in una depressione grave o altro. Sembra che non riusciamo a capire il messaggio che ci lancia, e più non lo capiamo e più lui alza la posta e ci fa stare ancora più male. Sconfiggiamo il panico ma poi ricadiamo in dolori psichici ancora più profondi, solo perchè abbiamo paura di scoprire che quello che la mente ci vuole dire è semplicemente: ti blocco perchè stai prendendo una strada sbagliata per te in questo momento.

La cura della causa è sicuramente molto più lenta, anche se molto più arricchente.
Contattami se ritieni di aver bisogno di uno psicoterapeuta a Firenze (o per sessioni online).

Per Psicoanalisi si intende quella disciplina originariamente inventata da Sigmund Freud (1856 – 1939), che nel corso di oltre un secolo di storia ha continuato ad ampliare, perfezionare e sistematizzare il proprio bagaglio teorico, tecnico e clinico, grazie anche al dialogo con la psicologia cognitiva e sperimentale, le neuroscienze, l’etologia, l’antropologia, la sociologia e altre scienze umane.

Nel corso del tempo la psicoanalisi ha avuto un impatto globale dal punto di vista scientifico, filosofico, artistico, sociale e culturale: d’altronde la psicoanalisi è la disciplina che ci offre la conoscenza più approfondita e completa della mente umana, oltre che rappresentare il migliore strumento conoscitivo e trasformativo a disposizione dell’uomo occidentale.
Ciò che bisogna rimarcare bene è il fatto che essa si impara soprattutto su sé stessi, mediante lo studio della propria personalità.
A portare la persona nella stanza d’analisi è quasi sempre la sofferenza, ossia la vera motivazione che la costringe a rivedere, ripensare e modificare tutto ciò che prima della comparsa del malessere psichico ha sempre considerato come normale, scontato, abitudinario, necessario, funzionale, appagante. Motivo per cui l’analisi può esistere solo quando risponde ad una domanda esclusivamente personale, e mai ad un obbligo imposto dall’esterno.

La psicoanalisi è rivolta a chi intende arrivare alla radice dei propri problemi, ossia a chi intende liberarsi non solo dei sintomi ma anche delle loro cause. Quando infatti sopraggiunge in modo irruente il sintomo (causando disagio, sofferenza) o quando semplicemente la persona “entra in crisi” a seguito di particolari eventi nella vita che alterano l’equilibrio preesistente, tale stato rappresenta il segnale (un importantissimo messaggio da decifrare) che qualcosa non sta funzionando correttamente al suo interno (come una sorta di allarme salvavita). Ed è in questo momento cruciale, in questa circostanza poco piacevole, che alla persona viene donata una preziosissima opportunità: o cercare di rinforzare la fuga dal contatto con tale sofferenza interiore, oppure utilizzarla come forza e strumento di ricerca, scoperta e cambiamento. E in tal senso la psicoanalisi permette di utilizzare in senso attivo e creativo questo disagio intrusivo vissuto passivamente, con la collaborazione della parte ancora sana e attenta della persona che si è accorta del problema e vuole trovare una soluzione attraverso il lavoro analitico con l’analista.

 Dal punto di vista clinico la psicoanalisi generalmente è rivolta a chi:
manifesta sintomi che causano malessere e disagio psichico (ansie, attacchi di panico, pensieri ricorrenti e disturbanti, disturbi psicosomatici, disturbi affettivi, disturbi sessuali, disturbi alimentari, inibizioni relazionali, angoscia pervasiva, fobie invalidanti, rituali ossessivi…);
vive particolari difficoltà in alcune aree della propria vita (professionale, amorosa, sociale…);
sente di essere intrappolato in abitudini, condotte e dinamiche ripetitive che portano a compiere sempre i soliti errori;
necessita di conoscersi meglio per fare chiarezza in quel grande gomitolo ingarbugliato che è la mente.

E’ tra le discipline che ha maggiormente studiato l’esperienza umana in ogni sua forma, e ogni sua indagine fa riferimento alla vita reale delle persone per aiutarle ad affrontare meglio le difficoltà della vita. Ciò che contraddistingue la psicoanalisi infatti è che essa non si limita a guarire “i sintomi”, ma è in grado di agire in profondità sulla persona producendo cambiamenti strutturali stabili sull’intera organizzazione di personalità. In altre parole, il viaggio psicoanalitico permette alla persona di cambiare alcune parti di sè stessa senza più la necessità di sviluppare nuovamente sintomi e senza però sacrificare in toto la propria natura sostanziale e soggettiva.
In una sola espressione, non fa altro che cercare di rimuovere gli ostacoli e ridurre le angosce che impediscono alla persona di essere libera di scegliere e di esprimere se stessa, al fine di avvicinarla il più possibile alla realizzazione dei suoi autentici desideri, in accordo con la realtà della vita di tutti i giorni.
Contattami se ritieni di aver bisogno di uno psicoanalista a Firenze (o per sessioni online).