Al momento stai visualizzando Disturbo bipolare

Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore nel quale gli episodi depressivi si alternano con episodi maniacali o ipomaniacali. L’esordio è più comune intorno ai 20 anni, l’esatta causa del disturbo bipolare non è nota, ma diversi fattori sembrano essere coinvolti nel causare e innescare episodi bipolari, quali: fattori biologici, neuropatologici, ormonali, ereditari e ambientali. Tra i fattori di rischio i principali sono: la familiarità, forti periodi di stress, l’uso di droghe ed abuso di alcool, importanti cambiamenti di vita come un forte lutto. Anche se il disturbo bipolare è una condizione di disturbo a lungo termine, è possibile mantenere i sintomi sotto controllo seguendo un piano di trattamento. Nella maggior parte dei casi, il disturbo bipolare può essere controllato con una terapia combinata farmacologica e psicoterapeutica.

Il disturbo bipolare è diviso in diversi sottotipi:

  • Disturbo bipolare I > caratterizzato da gravi episodi maniacali che possono causare significative difficoltà nell’ambito lavorativo, scolastico o umano.
  • Disturbo bipolare II > caratterizzato da episodi ipomaniacali (meno grave del tipo I), in cui si può riscontrare un umore elevato ed irritabilità ma non tali da inficiare la normale routine quotidiana.
  • Disturbo ciclotimico o ciclotimia > è una forma lieve di disturbo bipolare, caratterizzato da numerosi episodi e periodi di depressione ipomaniacali ma mai da un episodio maniacale completo, un episodio depressivo o un episodio misto. I sintomi devono persistere per almeno 2 anni durante i quali i sintomi non scompaiono mai per più di 2 mesi.

Un episodio maniacale è un periodo caratterizzato da un umore persistentemente elevato, espansivo, o irritabile. Possono essere presenti: eccessiva autostima, ridotto bisogno di sonno, loquacità insolita, distraibilità, aumento dei successi (sia socialmente che al lavoro, a scuola, o sessualmente), commettere azioni con un alto potenziale di conseguenze. La depressione nel paziente affetto da disturbo bipolare presenta gli stessi sintomi di quella nel paziente monopolare (vedi depressione). Frequentemente, tuttavia le depressioni bipolari assumono caratteristiche di maggiore gravità. La terapia del disturbo bipolare si fonda sull’utilizzo di farmaci stabilizzatori dell’umore (litio, acido valproico, carbamazepina) con l’impiego combinato di antimaniacali ed antidepressivi in base alla fase che il paziente attraversa. Il disturbo bipolare si connota per un alto tasso di sospensione delle terapie, ed in tale ottica appaiono estremamente utili interventi psicoterapeutici tesi al sostegno, alla acquisizione della consapevolezza di essere portatori di un disagio ed alla psicoeducazione”.

A causa della particolare complessità di queste patologie che possono manifestarsi in tanti differenti modi e che possono avere tante differenti evoluzioni nel tempo, i Disturbo Bipolari hanno bisogno di cure personalizzate” studiate in modo da tenere conto di tutti questi fattori. Per questo motivo, è importante individuare uno psichiatra e uno psicoanalista con una specifica esperienza in questo campo. È importante individuare la terapia farmacologica, la cura più adatta sia per la fase in corso e per le ricadute. Esistono dei protocolli internazionali per la cura di questi disturbi, esistono numerosi farmaci stabilizzatori dell’umore, antidepressivi, ansiolitici ed alcune categorie di neurolettici molto efficaci e con pochi effetti collaterali. Infatti, oggi si parla di terapie mirate”, terapie sartoriali” ovvero la terapia pur seguendo le indicazioni internazionali viene cucita addosso” al paziente esattamente proprio come un abito su misura, e di cosmesi del sintomo” ovvero farmaci che agiscono sul sintomo ma che non danno effetti collaterali oh che se questi appaiono e all’inizio della cura poi scompaiono. È importante pensare che i pazienti che manifestano il primo episodio, abbiano sempre avuto una vita in cui hanno convissuto con il loro particolare assetto del tono dell’umore per cui non hanno una percezione che si tratti di un disturbo, anzi molto spesso il loro temperamento li rende efficienti soprattutto nelle fasi di accelerazione e ipomaniacalità, mentre quando sono depressi spesso si abituano a questo stato soprattutto se vi scivolano lentamente e a meno che la depressione non sia molto grave, non ne hanno chiaramente la percezione. Gli psichiatri, infatti, nel momento in cui parlano con il loro paziente fanno lui solito un accordo, dicendo ai loro pazienti: Lei mi dica quant’è depresso che io le dico quando si sta maniacalizzando”, proprio per questa particolare difficoltà ad intercettare i sintomi da parte del paziente.

Le maggiori difficoltà si hanno nell’adolescenza, purtroppo spesso i giovani pazienti passano anche attraverso uno o due crisi acute prima di poter prendere piena consapevolezza che siano un disturbo e accettare questa loro particolarità. Una volta che iniziano il trattamento, si rendono conto che non interferisce con la loro vita se non ci sono dei disturbi della personalità gravi associati. Intraprendere un’analisi personale è indispensabile, innanzitutto, perché è difficile accettare di dover assumere una terapia farmacologica per molti mesi e talvolta per anni, dall’altro è difficile abituarsi a vivere con un tono dell’umore e con dei ritmi che sono normali per il resto della popolazione ma che fanno sentire questi pazienti rallentati”, come se vivessero una condizione innaturale”. Per quanto riguarda le fasi depressive spesso non c’è coscienza piena di quello che sta loro accadendo, sia quando la depressione infiltra il pensiero cioè sono capaci di ragionamenti assolutamente logici e coerenti ma che non hanno nessun contatto con la realtà, sia quando lo scivolamento nella depressione è lento e non improvviso. Il trattamento psicoanalitico permette di curare sintomi, di prendere coscienza del funzionamento della propria mente, di intercettare il primo comparire di un innalzamento dell’umore verso la ipo maniacalità che l’arrivo della depressione. Aiuta a riorganizzare la propria vita personale, lo studio, gli affetti, le relazioni sentimentale e le amicizie in modo diverso. La psicoanalisi ha la caratteristica di stimolare la capacità di riflettere su se stessi e in generale, non solo all’interno della relazione di cura con un analista e non solo alla malattia ma alla propria condizione esistenziale. Dunque aiuta a vivere meglio e ad affrontare la vita avendo anche questo particolare tipo di difficoltà è chiaramente indispensabile e può richiedere anche del tempo naturalmente.

Lascia un commento